"Paura della morte"
Aggiornato il: 1 mag 2020
Tu mi spingi a terminare
la poesia incominciata
mentre mio nonno
moriva da solo
Non esiste nessuna poesia
che possa valorizzare
la morte solitaria
di un vecchio
Eppure io la sto scrivendo,
tu mi spingi a credere
che possa davvero
crearne una
Neanche la frase
più bella mai detta
da uno scrittore in declino
potrà narrarvi di questa morte
Ci saranno lapidi
in cui i fiori
non sono mai stati
bagnati
E voi non potrete
farci nulla,
l'Amazzonia brucerà
e voi avrete sete
E voi starete fermi
a fissarvi,
te mi convincerai
che possa scrivere
Trascriverò
il dolore
che provi
in inverno
Trascriverò
le tue promesse,
promesse fatte
senza pensare
Ti butterai da un palazzo
e io starò fermo,
trascrivendo pure
il rumore dell'impatto
Ti lancerai tre le granate
e io starò fermo,
trascrivendo pure
il colore delle tue budella
Credimi,
sarai così triste
che trascriverò
pure la tua tristezza
Non credermi,
allora sorridi,
fai un finto sorriso
e vattene via
Mio nonno moriva
e tu sarai stata
a divertirti
e a ballare
Sarai stata con qualcuno,
nel bagno di un locale
a leccargli il membro
non godendo neanche
Ti rendi conto
che quel qualcuno
potrei essere
stato io?
Ti rendi conto
che quel qualcuno
avrebbe potuto
conoscermi?
Cosa mi sarebbe venuto a dire?
Mi avrebbe detto
"mentre tuo nonno moriva,
lei mi leccava l'uccello!"
Avrebbe riso
e io l'avrei ucciso,
trascrivendo
il rumore della morte
A quel punto sì,
avrei scritto
una gran bella
poesia
E quella, per me,
avrebbe valorizzato
la morte solitaria,
la morte in sé
Perché l'odio in qualche modo
riuscirà sempre a portare
della vita
nella vita
Ti insegnano ad amare,
ma amando
si muore
senza volerlo
Se ti insegnassero
ad odiare,
magari potresti sapere
se morire o meno
Capendo se sia meglio
vivere nella vita
o morirci
in questa vita
Non lo so,
ora sento solo del vuoto
dentro lo sterno
di questa poesia
Il petto è occupato dal cuore:
è in manutenzione
ma sta
rinascendo.
